Simeone e Samir
dialoghi notturni tra un cristiano e un musulmano
“Insegnare agli ignoranti”
Simeone e Samir racconta il dialogo tra due uomini, un cristiano e un musulmano, situato ai tempi dell’incontro tra San Francesco e il Sultano, ottocento anni fa esatti, episodio attualizzato con forza anche dall’altro Francesco, papa Bergoglio, che pochi mesi fa ha spiazzato molti con l’incontro e il documento di Abu Dhabi, un testo fondamentale per il futuro della convivenza tra islam e cristianesimo.
Ignazio De Francesco e Alessandro Berti, liberi dal presente almeno dal punto di vista dell’ambientazione, si concentrano su certe invariabili di un dialogo possibile tra fedi, situando l’azione in una grotta, di notte, alla vigilia di una battaglia tra esercito crociato e esercito islamico. I personaggi in scena, un medico cristiano apostata, furbetto, inquieto, e un brigante islamico tutto cuore e devozione, fanno assieme un percorso di conoscenza obbligato, un corso accelerato di dialogo: prima si scontrano, poi dibattono, poi ricordano, infine arrivano a cantare e addirittura danzare assieme, prima di un finale inaspettato in cui dovranno decidere se e come continuare la fuga da chi per vari motivi li sta braccando.
In scena quindi un dialogo che parla in modo popolare di fede, di teologia ma anche di poesia, un teatro in cui la musica, il canto e la parola detta, nella loro semplicità pre-tecnologica, richiamano chi guarda e ascolta all’Eterno comune. Interumano prima che interculturale e interreligioso.
Casavuota/Unedi
uno spettacolo di
Alessandro Berti
dal libro omonimo di
Ignazio De Francesco
con
Alessandro Berti
Sergio Brenna
organizzazione
Gaia Raffiotta